Azioni Apple: quale futuro?

tim cook azioni appleLa morte del grandissimo Steve Jobs ha lasciato un grande vuoto in molti cuori ma anche ha scavato una voragine nei portafogli degli azionisti Apple. Le azioni Apple non sono più state le stesse dopo che il grande Jobs è passato a miglior vita. Il suo successore, il contestatissimo Tim Cook, magari ha la capacità di gestire il giorno dopo giorno, ma è completamente privo di ogni tipo di visione per il futuro. E Apple è diventata grande proprio per la visione del futuro che aveva Steve Jobs, non certo per la gestione quotidiana del business. E poi si sa, le questioni che più stanno a c..uore a Tim Cook sono ben altre. E ci fermiamo qui, perché questo è un sito di finanza non un sito di cronaca rosa omosessuale.

Ma allora qual è il futuro delle azioni Apple? Che cosa si devono aspettare gli azionisti? Per prima cosa, diciamo subito che una persona come Steve Jobs è unica, ne nasce una per secolo. Quindi gli azionisti Apple dovevano già aver messo in conto che con la scomparsa del grande leader le cose sarebbero andate peggio. Tuttavia Apple ha un grande patrimonio di idee e brevetti. Inoltre, il valore del suo marchio è innegabile, si tratta di uno dei marchi più pesanti al mondo. Questo capitale, eredità della gestione Jobs, consente ancora oggi ad Apple di essere una delle aziende tecnologiche migliori al mondo. Ma allora conviene investire in azioni Apple?

Il discorso non è semplice e ovviamente non diamo mai consigli operativi diretti. Sicuramente se l’orizzonte degli investimenti è ridotto a 2 o 3 anni, possiamo dire che Apple sarà ancora leader a livello mondiale. Se però si vuole puntare su un investimento a lungo termine, le cose cambiano. Il paragone più azzeccato potrebbe essere fatto con Nokia: nel momento in cui i cellulari iniziarono a diffondersi, Nokia diventò una vera e propria macchina da soldi, un’azienda che distribuiva dividendi ai suoi azionisti e ritmi pazzeschi. Poi che cosa è successo? Nokia ha perso il grande treno dell’innovazione, i cellulari sono diventati intelligenti e Nokia non lo ha capito per tempo. Risultato? Ha perso quote di mercato e la divisione cellulari è stata letteralmente svenduta a Microsoft. Un intero paese, la Finlandia, ha sofferto le conseguenze di questo drammatico errore di previsione.

E’ molto probabile che una crisi di questo tipo accada anche ad Apple nel corso dei prossimi anni. Non sappiamo quando, ma sicuramente la visione strategica di Tim Cook non è all’altezza delle sfide dei mercati globabi. Attualmente Apple vive grazie all’amore per il marchio di milioni di consumatori di tutto il mondo, amore frutto dell’impegno di una vita di Steve Jobs. Ma adesso che le redini sono passate al modesto Timo Cook, che tipo di amore per il marchio si può generare?

Un altro paragone molto interessante che possiamo fare è quello tra le azioni Apple e quelle di Yahoo: nel caso di Yahoo, si tratta di una delle compagnie che ha fatto la storia di internet, anzi possiamo dire che senza l’azione di Yahoo negli anni iniziali internet oggi non sarebbe come la conosciamo. Eppure le azioni di Yahoo sono in caduta libera, la società non riesce a generare profitti a sufficinte per ripagare gli azionisti dei loro investimenti. E questo tutto perché manca una visione sul futuro. La CEO di Yahoo, Marissa Meyes, è sicuramente meglio di Tim Cook (e noi la preferiamo decisamente a livello personale) ma alla fine condivide con lui lo stesso difetto: non ha una visione per il futuro. E questo significa declino e fine dei giochi.