La Generazione Y crede che guadagnerà cifre a 6 zeri e andrà in pensione a 90 anni

Prima di iniziare, una precisazione: con il termine Generazione Y (chiamata anche Millennial Generation) si definisce la generazione del nuovo millennio, ovvero coloro che sono nati tra la fine degli anni 80 e l’11 settembre nel mondo occidentale. Si tratta della generazione che è più familiare con la comunicazione, i media e le svariate tecnologie digitali. Si tratta di una vera e propria separazione rispetto alla Generazione X (quelli nati tra il 1963 e il 1980).

Ma cos’è che i millennials (Generazione Y) si aspettano dal futuro, quando si tratta di parlare di stipendi e pensioni?

Molti non si aspettano di diventare ricchi con la loro paga, mentre altri si aspettano degli stipendi da capogiro. I Millennials si aspettano inoltre che non riusciranno ad andare in pensione fino all’età di 80 oppure 90 anni, anche se alcuni hanno in realtà sperano di andare in pensione a sessant’anni, oppure hanno scherzato dicendo che avrebbero sposato un compagno/a ricco, smettendo di lavorare immediatamente.

E attenzione, molti hanno affermato che non credono che assumeranno un professionista che li aiuterà a prepararsi per la pensione. Questo potrebbe infatti confermare il perché sempre più robo-advisor vengono utilizzati ogni giorno.

In una ricerca pubblicata da Morningstar, un ragazzo di 21 anni che prevede di lavorare in finanza dice: “Quando circa si ha 30 anni, lo stipendio dovrebbe essere, diciamo di 100.” E si riferisce a circa 100.000 sterline all’anno.

Facendo un passo indietro da tale importo, un altro giovane dice che si aspetta “abbastanza per vivere, come forse 40 mila sterline l’anno. ”

E a proposito dell’età pensionabile stimata?

Una ragazza ha affermato ai microfoni che: “Posso supporre che, in quanto millennials, dovremo lavorare fino a che avremo circa 90 anni”.

È stato poi chiesto: “Che ne dite di un consulente finanziario per aiutarvi con la pianificazione della pensione?”

Una ragazza che ha intenzione di diventare una levatrice, ha affermato: “Realisticamente, non credo che spenderò il mio denaro in ciò, in quanto non avrei ulteriori soldi per pagare qualcuno”.

In conclusione

I millennials, a quanto pare hanno delle previsioni molto rosee e sono molto sicuri di sé anche per quanto concerne l’età pensionistica. Ma la domanda è questa: riusciranno i robo-advisor a sostituire la figura di un consulente pensionistico vero e proprio? A quanto pare, per adesso sì, ma le aspettative di questi giovani sono completamente sballate.

Com’è possibile aspettarsi di guadagnare così tanto, da dipendenti? I Millennials non sono a conoscenza del fatto che per fare 100 mila annualmente, l’unico modo è lavorare mettendosi in proprio? E che senso ha dire “100 mila a 30 anni”? Da quando in qua si chiede uno stipendio in base all’età raggiunta? Ci sono persone che hanno 60 anni e che non ricevono nemmeno la cosiddetta “minimum page”.

I nuovi business non vogliono pagare gli straordinari e le varie indennità. Più che 100 mila sterline/euro/dollari all’anno, molti di questi ragazzini dovranno considerarsi fortunati di avere anche solo un lavoro. Sognare è bello, ma conviene più essere realisti, il lavoro del futuro sarà part-time e con il reddito minimo.

Come ci si può aspettare di guadagnare cifre del genere, quando in realtà i ragazzini di oggi arrivano da un’educazione Universitaria molto lunga e costosa, ma con zero promesse per un lavoro futuro? Moltissimi, escono semplicemente indebitati dai prestiti studenteschi, che i loro stessi genitori avrebbero dovuto pagare.

Per non parlare del fatto che questi ragazzini che hanno un’età che può andare dai 15 ai 30 anni, è che spendono, e tanto. Con la tecnologia moderna, l’ego va alla velocità della luce, molto più veloce rispetto al valore reale che un bene materiale può avere, e tutto ciò costa un sacco di soldi. Tutti quei 9.99/mese aumentano la spesa. Stessa cosa per le automobili veloci, iPhone, vacanze lussuose e chi più ne ha più ne metta. I ragazzi vedono i propri genitori vivere bene, ma probabilmente gli ci sono voluti 30 anni di risparmi per raggiungere quel minimo di “lusso”.

Inoltre, c’è anche da sottolineare il fatto che una ricerca del genere, potrebbe anche non rispecchiare la realtà. Conviene forse chiedere alle migliore Università, Corporation, Investitori e altri importanti figure cosa ne pensano del futuro del proprio paese, piuttosto che ad una schiera di ragazzini con le idee poco chiare.

Un’altra cosa che forse questi ragazzi non hanno ben chiara, è l’aumento degli stipendi. Quello che hanno visto negli ultimi decenni è stato un aumento continuo degli stipendi, nonostante le varie guerre o bolle finanziarie. Una persona che magari non fa nulla tutto il giorno, giocando a tressette sul proprio computer, magari guadagna comunque tantissimo se lavora presso grandi aziende.

Ma cosa potrebbe succedere se la bolla degli stipendi dovesse esplodere, o meglio, correggersi?